Promosso da Cassa depositi e prestiti, è finalizzato al sostegno della ricapitalizzazione patrimoniale e del rafforzamento delle imprese.
La sottoscrizione di 40mila quote da parte dell’Istituto, in qualità di investitore sponsor, risponde all’esigenza di ampliare e diversificare gli investimenti mobiliari e immobiliari.
L’Inail partecipa con 200 milioni di euro a QuattroR, il fondo finalizzato al sostegno della ricapitalizzazione patrimoniale e del rafforzamento delle imprese italiane. L’Istituto, in qualità di investitore sponsor, ha sottoscritto infatti 40 mila quote del fondo, del valore nominale di cinquemila euro ciascuna.
Con questa iniziativa prosegue la riqualificazione della gestione del patrimonio.
La sottoscrizione, in linea con le politiche patrimoniali dell’Inail, rappresenta una forte novità rispetto al panel degli investimenti mobiliari e immobiliari tradizionali.
A fronte di una prospettiva di rendimento più alta rispetto alle altre classi di investimento, l’esposizione al rischio è elevata ma comunque contenuta rispetto al volume complessivo di tutti gli asset patrimoniali a copertura delle riserve tecniche.
Con questa iniziativa, l’Istituto dimostra di voler continuare a proseguire l’attività di riqualificazione della sua gestione patrimoniale, con l’obiettivo di ampliare e diversificare gli investimenti, in modo da poter disporre di un ventaglio più articolato di combinazioni rischio/rendimento.
Un aiuto alle aziende sane alle prese con crisi temporanee.
Il fondo QuattroR è gestito dalla omonima società di gestione del risparmio autorizzata dalla Banca d’Italia lo scorso 30 dicembre, nata da un progetto di Cassa depositi e prestiti Spa, che ne è anche azionista di minoranza.
La sua mission è sintetizzata dalle quattro “R” da cui prende il nome: ricapitalizzare, ristrutturare, riorganizzare e rilanciare.
A essere interessate sono aziende italiane in temporanea situazione di crisi, ma con solidi fondamentali e asset strategici quali leadership o significative quote di mercato, tecnologie proprietarie, brevetti, brand di rilievo e strutture commerciali strategiche.
Fonte Inail